Il caffè è sicuramente la bevanda più amata e consumata in Italia, il cui aroma scandisce le mattine di milioni di persone ogni giorno. Tuttavia la grande diffusione delle macchine a capsule e a cialde, apparecchi estremamente pratici e semplici da usare, ha portato all’attenzione un annoso problema, il riciclo delle capsule del caffè. Vediamo come fare per smaltirle correttamente e ridurre l’impatto ambientale di questi prodotti.
Capsule in alluminio: come smaltirle nel modo giusto
Secondo le ultime stime, nel nostro Paese ogni anno vengono utilizzate quasi 6 miliardi di capsule in plastica e alluminio, una quantità enorme che comporta indubbiamente un problema per l’ambiente. Le capsule in alluminio, tra i prodotti migliori sul mercato poiché trattengono egregiamente il gusto e l’aroma del caffè, sono anche tra le più facili da smaltire, recuperando gran parte di questo prezioso metallo.
Alcune aziende come la Nespresso hanno allestito dei punti di raccolta all’interno dei negozi del marchio, in questo modo basta separare le capsule del brand dagli altri rifiuti e portarle nei punti vendita per il riciclo. Un’altra opzione, valida per le capsule di qualsiasi marca, è rappresentata dai centri di raccolta del Cial, il Corsorzio imballaggi alluminio, sparsi su tutto il territorio nazionale il cui elenco è consultabile nel sito web dell’ente.
La raccolta differenziata dell’alluminio è un’azione estremamente importante, perché permette di recuperare il 90% del materiale e risparmiare l’immissione di diverse tonnellate di CO2 ogni anno. Ovviamente è necessario lavare le capsule usate prima di portarle nei punti di smaltimento, per facilitare le operazioni di riciclo e rispettare il lavoro delle aziende coinvolte.
Capsule in plastica: un riciclo complesso
Oltre a quelle in alluminio sono molto diffuse anche le capsule in plastica, un prodotto particolarmente difficile da riciclare ancora oggi. Purtroppo non è possibile gettarle insieme alla plastica normale, perciò molte persone finiscono con il metterle con i rifiuti indifferenziati, creando un forte impatto ambientale per il loro smaltimento. Fino a quando non sarà trovata un’alternativa più ecologica, per il momento l’unica soluzione consiste nella separazione manuale dei vari materiali, da effettuare in casa dopo l’utilizzo.
Queste capsule infatti contengono caffè macinato in polvere, un involucro di plastica e alcune componenti interne in alluminio. Per riciclarle correttamente bisogna dividere tali materiali, separando la plastica e l’alluminio dal caffè, per smaltire ogni elemento attraverso la raccolta differenziata tradizionale, il caffè nell’umido, la plastica e l’alluminio neggli appositi cassonetti.
Cialde per il caffè: come smaltirle
A differenza delle capsule le cialde possono essere riciclate insieme ai rifiuti organici, smaltendole nell’umido con gli altri scarti alimentati. La carta utilizzata infatti è completamente biodegradabile, inoltre non sono presenti altri materiali che potrebbero inquinare l’ambiente, perciò il loro impatto ecologico è minimo.
Riciclare le capsule e le cialde è un compito che porta via tempo, tuttavia si tratta di un’azione sociale importantissima, poiché diminuisce il danno ambientale causato dal loro smaltimento indifferenziato. Per quanto riguarda invece il caffè presente all’interno può essere riutilizzato, ad esempio per preparare dell’ottimo compost da usare per concimare piante da fiore ed erbe aromatiche, evitando l’utilizzo di prodotti chimici nocivi per la salute.